Sicurezza in piscina a tutela dei più piccoli

I benefici del nuoto e i rischi da considerare in vasca  

L’attività natatoria se praticata in sicurezza fin dai primi anni di vita è in grado di favorire un adeguato sviluppo delle capacità motorie e un buono stato di salute. Per quanto riguarda i neonati per esempio, l’attività in acqua costituisce uno stimolo allo sviluppo psicomotorio e aiuta a sviluppare una certa autonomia in acqua, propedeutica ad un futuro apprendimento del nuoto e come prevenzione verso possibili infortuni. Nei bambini più grandi invece, il ricorso ad un istruttore favorisce il miglioramento dello schema corporeo tramite specifiche tecniche di galleggiamento e spostamento.

Tra le varie attività sportive che si possono praticare da piccoli dunque, il nuoto è tra le più complete e salutari. Occorre tuttavia tener conto di alcuni rischi che si possono incontrare in acqua e che spesso sono sottovalutati, serve prendere consapevolezza di quelli che sono gli accorgimenti da adottare in modo da trovare delle soluzioni adeguate e cautelarsi.   Questo vale per chiunque, sia per chi frequenta le piscine ma a maggior ragione per chi accompagna i figli.

 

Prevenzione dai rischi (anche microbiologici) dovuti agli sbalzi di temperatura

La congestione digestiva è un disturbo molto comune tanto negli adulti quanto nei bambini, colpisce l’apparato gastrointestinale ed è dovuto a un brusco sbalzo di temperatura. Per prevenire problemi digestivi, coliche e crampi, bisogna evitare di nuotare prima di 2-3 ore dopo aver fatto un pasto abbondante. Subito dopo il bagno invece, è preferibile evitare l’assunzione di bibite molto fredde e per una profilassi completa è sconsigliato tuffarsi sudati, quindi di abituare gradualmente il corpo all’immersione e di sospendere il bagno in caso di insorgenza di crampi.

Per scongiurare ulteriormente i rischi correlati alla perfrigerazione inoltre, i luoghi chiusi  devono essere riscaldati, i pavimenti asciutti e non si deve dimenticare di usare l’asciugacapelli. La temperatura della vasca dev’essere costantemente monitorata e regolata da a un sistema di scambiatore termico, tra 28 e 30 gradi.

Qualsiasi accorgimento che aiuti a ridurre il quantitativo di sostanza organica nell’acqua è utile a limitare i rischi correlati agli agenti patogeni. Innanzitutto è fondamentale fare la doccia prima di entrare in piscina, usare la ciabattine fuori dall’acqua ed asciugare bene la pelle tra le dita dei piedi dopo la doccia. Potrebbe essere utile a questo proposito  controllare con frequenza il ricircolo ed il reintegro dell’acqua, assicurare il ricambio dell’aria ed effettuare regolarmente il prelievo dei campioni per l’analisi dell’acqua in vasca.  

 

I bocchettoni di aspirazione e le prese di fondo

Al fine di evitare il depositarsi di sostanze organiche in piscina che favoriscono il il proliferare di microorganismi animali (batteri) e vegetali (alghe), l’acqua dev’essere trattata attraverso la disinfezione e ciclicamente filtrata. L’acqua aspirata dagli skimmer e dallo scarico di fondo, una volta ripulita nel filtro apposito, viene reimmessa  in vasca tramite una pompa di circolazione.

Questa è la prassi che bisogna  regolarmente seguire ma c’è un aspetto molto importante di cui tenere conto per aumentare la sicurezza in piscina, soprattutto se la volontà è quella di tutelare i più piccoli: la regolazione della potenza di aspirazione e drenaggio delle bocchette o inadeguata progettazione delle stesse. Le bocchette dell’acqua, dove la suzione è molto forte, possono intrappolare parti del corpo (più spesso i capelli) intrappolando il soggetto sott’acqua. A maggior rischio di tali incidenti sono infatti le persone con capelli molto lunghi.

Le prese di fondo hanno il precipuo scopo di essere utilizzate per le manovre tecniche, ovvero quelle deputate al filtraggio durante il riempimento di una piscina domestica interrata.

La loro posizione si trova nel punto gravitazionale più in basso. Da ciò si deduce l’importanza di un controllo regolare ed accurato sulle stesse, per ovviare anche a possibili piccoli o gravi incidenti qualora non fossero perfettamente chiuse oppure adeguatamente funzionanti.

Per garantire massima sicurezza la velocità dell’acqua che attraversa le bocchette deve essere inferiore a 0,5 m/s e devono essere presenti almeno due aperture lungo ogni linea di aspirazione.

Inoltre, in fase di progettazione, è opportuno prevedere il posizionamento in modo cha non possano essere coperte dal corpo di un singolo utente. Le griglie di protezione delle bocchette di aspirazione devono avere fori di dimensioni non inferiori a 8 mm.

Sicurezza in vasca: le normative europee 

La definizione delle norme che definiscono quali sono i requisiti minimi necessari per gestire una piscina privata è stata soggetta a cinque anni di studio fino all’entrata in vigore nell’ottobre 2015 delle normative europee UNI EN 16582 e 16713, dove la prima cura le strutture e  la seconda gli impianti.

La UNI EN 16582 regola i progetti per le singole piscine con i pannelli in metallo  secondo standard di resistenza alla corrosione. La UNI EN 16173 invece, tratta il tema della sicurezza in acqua, nello specifico delle prese di fondo: lo scopo è quello di scongiurare eventuali pericoli dovuti all’intrappolamento dei capelli (o del corpo) nelle prese. In questo caso,  il sistema di scarico è importante che sia adeguatamente fornito di metodi anti-intrappolamento.

Salvo qualche differenza, le normative sono simili sia per le piscine pubbliche che per quelle private ed in entrambi i casi, l’interesse è quello di regolare i temi come il trattamento chimico dell’acqua, i valori ideali per una manutenzione in regola e la corretta gestione della strumentazione messa a disposizione delle piscine.