Coperture per le piscine esterne: tutto sulla norma UNI EN 11718
Coperture piscine: facciamo chiarezza
Le coperture invernali sono fortemente raccomandate, durante l’inverno, per mettere a riposo le piscine esterne dopo essere state sfruttate durante i mesi caldi. Questo settore viene regolato dalla norma UNI EN 11718 “Coperture per piscine: Strutture rigide, semirigide e morbide per il settore pubblico e privato – Requisiti e metodi di prova” pubblicata il 21 giugno 2018 che ha sostituito la precedente norma francese del 2003 AFNOR NF P 90-308.
La norma non può però essere applicata ad alcune tipologie di coperture:
- Tensostrutture
- Coperture pressostatiche
- Strutture estensibili
- Palline galleggianti
- Coperture liquide per piscine
- Fondi mobili
Una copertura per piscina può essere anche di sicurezza oltre che funzionale? Come sono fatte queste coperture? La necessità di proporre le coperture di sicurezza nasce dal rischio di incidenti pericolosi che possono avvenire in piscina. In particolare i casi di annegamento, causati proprio dal telo di copertura che si chiude a sacco sulla vittima, sono piuttosto frequenti.
Si tratta di informazioni molto utili per capire se la copertura di cui disponi o che intendi acquistare risponde effettivamente alle tue esigenze di sicurezza o risparmio energetico. Precisiamo comunque che l’UNI 11718 non è una legge e non costituisce nessun obbligo per i produttori, almeno al momento.
L’UNI 11718 chiarisce che le coperture per piscina possono essere realizzate secondo tre modalità:
- Coperture rigide: quelle che non subiscono cambiamenti di forma rilevanti sotto l’azione di un carico;
- Coperture semirigide: rinforzate da elementi rigidi che sotto l’azione di un carico subiscono una deformazione parziale;
- Coperture flessibili: subiscono una deformazione in funzione della forma e della massa applicata dal peso.
Ogni copertura inoltre, indipendentemente dalle tre tipologie a cui appartiene, deve soddisfare requisiti di risparmio energetico, protezione della superficie e sicurezza.
La normativa classifica le coperture per piscine, ne definisce i requisiti prestazionali ed i relativi metodi di prova. Le coperture vengono classificate in base a tre caratteristiche essenziali a cui viene assegnato un punteggio che va da 0 (nullo) fino a 3 (massimo):
- Risparmio energetico
- Protezione dell’impianto nei periodi di non utilizzo
- Sicurezza
1. Risparmio energetico
Si tratta di un telo che permette di ottenere un risparmio energetico definito copertura isotermica, ossia un rivestimento che consente di mantenere la temperatura dell’acqua in vasca, limitandone l’evaporazione e la dispersione termica. Vengono in questo caso analizzati l’impermeabilità al vapore acqueo o il grado di conducibilità termica.
2. Protezione della superficie
Le coperture sono anche classificate in base alla percentuale di superficie che riescono a coprire, nelle seguenti classi:
- Protezione nulla: una copertura dello specchio d’acqua minore del 95%;
- Protezione minima: i teli che coprono una superficie uguale al 95% dello specchio d’acqua;
- Protezione media: ne fanno parte tutte quelle coperture che coprono una superficie di dimensioni maggiori rispetto allo specchio d’acqua, ma che presentano fori o materiale drenante che non garantisce l’impermeabilità;
- Protezione massima: indica i teli che sono impermeabili all’acqua piovana e agli agenti atmosferici che riducono l’ingresso di aria e luce in vasca. generalmente, le coperture invernali hanno queste caratteristiche.
3. Sicurezza
Infine perché un telo possa essere definito copertura di sicurezza deve:
- Supporta per 20 minuti un peso di: 20 (S1), 30 (S2) o 40 (S3) chili;
- Supporta l’attraversamento di una persona senza subire strappi o rotture dei fissaggi con un peso di 25 (S1), 80 (S2) o 100 (S3) chili;
- Ha una resistenza all’impatto con la copertura da un’altezza di 50 cm per un peso di 25 (S1), 50 (S2) o 70 (S3) chili;
- Ha superato la prova di intrappolamento di una persona;
- Dev’essere opportunamente vincolato in modo da impedirne una transazione laterale.
Da tenere bene in mente che un telo di classe S0 è privo di qualsiasi requisito elencato in tabella, ossia non è una copertura di sicurezza. Inoltre una copertura di sicurezza non sostituisce la sorveglianza e il controllo di bambini e bagnanti da parte di un adulto che deve essere sempre presente durante l’utilizzo della piscina.