I rischi microbiologici in piscina
Le patologie trasmissibili attraverso l’acqua sono molte di più di quello che si pensa. I principali rischi microbiologici in piscina sono di origine igienico sanitaria, legati alla contaminazione di tipo microbica da parte delle persone che usano gli impianti natatori. Per questo motivo è molto importante attenersi scrupolosamente alle regole comportamentali imposte dai gestori degli impianti. Alcuni esempi? Fare la doccia prima di entrare in acqua, sanificare i piedi, usare calzature dedicate e la cuffia. Tutto questo può sembrare banale, ma i rischi microbiologici in piscina si riducono drasticamente rispettando queste semplici regole.
Tutte le piscine pubbliche, gli impianti sportivi, i parchi acquatici e le piscine turistico ricettive hanno l’obbligo di rispettare la buona qualità dell’acqua di balneazione secondo i parametri chimico – fisici, chimici e microbiologici imposti nell’Allegato 1, Tabella A, dell’Accordo Stato-Regioni del 16 gennaio 2003. Inoltre a ridurre il rischio contribuiscono le operazioni di pulizia delle vasche e di tutte le superfici annesse, i controlli sugli impianti di filtrazione e la pulizia dei filtri, i controlli giornalieri dei parametri in vasca e il funzionamento della centralina automatica di dosaggio dei prodotti chimici. Quest’ultima gioca un ruolo molto importante poiché garantisce la corretta concentrazione di cloro residuo presente in vasca necessario alla distruzione dei microrganismi.
Tuttavia nelle piscine private non c’è l’obbligo di utilizzare apparecchiature automatiche per la misurazione e il dosaggio dei prodotti chimici e tanto meno dell’ analisi dell’acqua. In questo caso il proprietario della piscina dovrà attrezzarsi in modo tale da tutelare la salute dei bagnanti mettendo in atto tutte le procedure necessarie per ridurre i rischi microbiologici in piscina.
Di seguito troverai l’elenco delle principali infezioni che si possono contrarre in piscina e alcuni consigli su come evitare questi rischi.
Quali sono e come si contraggono le infezioni in piscina
La piscina – sia pubblica che privata – deve innanzitutto essere un luogo igienicamente sicuro in grado di tutelare la salute e la sicurezza dei bagnanti. In caso contrario virus, batteri e protozoi, che in acqua trovano un habitat ideale, possono diventare dei veri e propri rischi microbiologici in piscina.
La trasmissione di virus, batteri e protozoi può avvenire:
- per via enterica, nel caso di ingestione di acqua contaminata
- per via non enterica, nel caso di inalazione (durante tuffi e immersioni) di acqua infetta o contatto con superfici contaminate (bordi, pareti, fondale piscina, scivoli, trampolini, scalette ecc.).
La temperatura dell’acqua, la concentrazione al suo interno di microrganismi e il tempo di permanenza delle persone in acqua sono fattori che possono determinare il contagio e la trasmissione di numerose infezioni. Scopriamole assieme.
Virus, batteri e protozoi enterici e non enterici: i rischi microbiologici in piscina
Trasmissione di natura enterica: ingestione di acqua infetta
Virus
- Adenovirus di origine fecale e orale (es: lacrime, muco) si trasmette attraverso il loro rilascio in acque, con clorazione insufficiente e non sanificate ristabilendo i parametri igienici di sicurezza, che possono diventare veicolo di trasmissione dell’adenovirus. Il virus può provocare malattie dell’apparato respiratorio, congiuntiviti, infezioni gastroenteriche, faringee e altre malattie.
- Norwalk virus di origine fecale, tramite ingestione e inalazione può causare infezioni gastroenteriche.
- Echovirus di origine fecale e orale (es: vomito), si trasmette attraverso l’ingestione e l’inalazione e può provocare meningite.
- Epatite A virus si trasmette per via oro – fecale in acque infette dove la clorazione non c’è o è insufficiente.
Batteri
- Shigella spp
- Escherichia coli 0157
- Salmonella spp
Tutti e tre di origine fecale, si trasmettono attraverso l’ingestione di acqua infetta. Possono provocare infezioni gastrointestinali e per l’Escherichia coli 0157 anche coliti emorragiche a causa di forte insufficienza renale con anemia emolitica. Questi batteri sono particolarmente sensibili al cloro, nelle piscine dove non viene fatta la clorazione proliferano e si trasmettono con più facilità.
Protozoi
- Giardia è un’infezione che provoca diarrea e disidratazione;
- Cryptosporidium causa enterite acuta con diarrea e dolori all’addome.
Entrambi si trasmettono attraverso l’ingestione di acqua contaminata da feci che contengono cisti (per la Giardia) e oocisti (per il Cryptosporidium) che hanno un buona tolleranza ai disinfettanti chimici più comuni come cloro e ozono. Nel caso di acqua infetta è essenziale procedere con la filtrazione (in caso di Giardia filtrazione con porosità >7 um, in caso di Cryptosporidium filtrazione con porosità > 4um) e l’utilizzo di flocculanti che permettono di aggregare e rimuovere con più facilità il materiale disciolto. Questi protozoi sono dei potenziali portatori di epidemie e sono particolarmente pericolosi per le persone immunodepresse.
Cosa fare?
Nel caso in cui la piscina sia stata contaminata attraverso il rilascio di feci o vomito nell’acqua bisogna:
- vietare l’ingresso in acqua ai bagnanti fino a igienizzazione avvenuta;
- in caso di feci solide, rimuoverle completamente ed eseguire una superclorazione;
- svuotare – se possibile – totalmente la piscina, rimuovere il materiale e procedere con dose shock di clorazione, flocculante, filtrazione per 6 volte dell’acqua, lavaggio del filtro in controcorrente e smaltimento dell’acqua, in caso di feci liquide e vomito.
Trasmissione di natura non enterica: per inalazione di acqua o contatto con superfici contaminate
Virus
- Molluscipoxvirus si trasmette per contatto diretto con persone e superfici contaminate. Può provocare congiuntivite e infezioni alla faringe.
- Papilloma Virus si trasmette attraverso il contatto di superfici infette che, se non correttamente igienizzate, possono diventare veicolo di trasmissione del virus che causa tumori benigni della cute, verruche, soprattutto su piedi, ginocchia, mani e gomiti.
- Adenovirus di origine fecale e orale, si trasmette attraverso il contatto di superfici infette.
Batteri
- Legionella spp. si trova nell’ambiente e il contagio avviene per inalazione. La legionellosi si manifesta attraverso la Sindrome di Pontiac e la Malattia dei Legionari.
- Pseudomonas spp. si trasmette attraverso il contatto con persone e superfici contaminate. Può provocare follicolite, otite, infezioni alle vie urinarie, respiratorie e delle cornee.
- Staphylococcus spp. si trasmette attraverso il contatto con persone e superfici infette. Può causare infezioni della cute e delle ferite, alle vie urinarie e agli occhi oltre a otite esterna e impetigine.
- Mycob. marinum si trasmette attraverso il contatto con superfici infette e provoca infezioni della cute e dei tessuti molli e nei casi più gravi malattie respiratorie.
- Funghi e lieviti si trasmettono attraverso il contatto con persone e superfici infette.
Protozoi
- Naegleria fowleri si trova nell’ambiente e si trasmette per inalazione (es: tuffi o immersione) di amebe che giungendo al cervello provocano Meningoencefalite Amebica Primaria (MAP). Per ridurre il rischio si consiglia sempre di riempire la piscina utilizzando acqua proveniente da una fonte sicura e trattandola con flocculanti e filtrazioni.
- Acanthamoeba si trova nell’ambiente e, come per la Naegleria, si trasmette per inalazione. Può provocare l’Encefalite Granulomatosa Amebica (EGA) e un’infiammazione della cornea, la cheratite da Acanthamoeba.
Per ridurre le possibilità di contrarre le malattie sopra elencate e per salvaguardare la salute e la sicurezza dei natanti bisogna periodicamente – in base alla frequenza di utilizzo della piscina – procedere con le relative misure di sanificazione dell’acqua, degli impianti e delle superfici della piscina.