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Sicurezza piscine: il manuale HACCP

Il manuale HACCP delle piscine

Tra i requisiti per la messa in sicurezza delle piscine un aspetto molto importante è il manuale HACCP che spesso erroneamente viene associato solo alla tutela e alla salvaguardia degli alimenti, dimenticandosi che invece esso si riferisce all’analisi dei pericoli e dei punti critici di controllo all’interno di una qualsiasi filiera.

Questo significa che le procedure per tale individuazione si riferiscono in senso lato anche ai luoghi che normalmente possiamo frequentare, come le piscine ad esempio, aspetto per l’appunto ribadito nella Conferenza Stato Regioni 1605 del 16 gennaio 2003.

Essendo la piscina una struttura, al fine della redazione del sistema HACCP bisogna valutare ulteriori aspetti rispetto a strutture in cui la manipolazione degli alimenti è più preponderante.

Applicare i metodi dell’HACCP su piscine significa essenzialmente seguire e valutare quanto segue:

  • Analizzare potenziali pericoli igienico-sanitari, chimici, fisici e microbiologici dell’impianto (organizzare periodici programmi di pulizia e sanificazione degli ambienti);
  • Capire quando possa verificarsi il pericolo individuato e quali contromisure adottare;
  • Scoprire i punti critici e relativi limiti;
  • Stabilire un sistema di monitoring con azioni correttive, anche attraverso azioni di autocontrollo delle piscine da parte del gestore dell’impianto;
  • Definito un piano, esso va poi riverificato nel tempo per testarne l’efficacia ed eventualmente aggiornato o modificato a seconda delle nuove criticità individuate. Importante, vista la particolarità del luogo, è tenere conto delle variazioni ambientali cui una piscina è inevitabilmente sottoposta, visto che possono variare nel tempo il numero di frequentatori e quello degli agenti patogeni che potenzialmente possono influire sulla salubrità del luogo.

Oltre ciò il manuale deve contenere tutte le informazioni relative alla struttura e alle parti meccaniche che in un piscina non mancano, quindi: vasche, filtri, pompe, ecc. E di ognuno di questi elementi deve essere presente la relativa valutazione del rischio e le contromisure da adottare.

Sarebbe bene ci fosse un responsabile della piscina il quale opererà, nell’interesse comune, gestendo ed effettuando controlli secondo quanto redatto e, ovviamente, segnalando carenze che potranno presentarsi nel corso del tempo. Si ricorda inoltre che, come per tutti i luoghi pubblici, la documentazione così prodotta e le analisi periodiche cui viene sottoposta una piscina devono essere a disposizione della ASL competente.